Roger Vivier ... che storia!

marzo 26, 2012

Ieri stavo sistemando la mia cabina spogliatoio.
Ho dovuto archiviare ferri e gomitoli di lana acquistati durante questi mesi e inventare per loro un nuovo spazio.
Ho trovato una scatola piena di sacchetti e sportine di carta (io colleziono tutto) e ho stabilito che quella scatola dovesse diventare la mia tricot-box.
Una volta stabilito un po' di ordine, mi sono messa a spulciare qua e là nelle sporte e in una ho trovato il manifesto YSL del 2010 (che tengo per ricordo visto che è quello del mese prima che nascesse Viola e quindi quando mi chiederà chi o cosa c'era nel manifesto dell'anno della sua nascita, io avrò la risposta pronta!) e in un'altra ho scovato la rivista STILETTO edizione speciale (serie oro) per Roger Vivier (regalatami in boutique quando ho preso le mie prime RV).
Mi sembra strano non aver mai condiviso qui sul blog il contenuto di questa rivista perchè ci sono cosine davvero interessanti.

La prima cosa che mi è capitato di pensare è stata: MA LA FACCIA DI ROGER QUALE ERA??

scansione dalla rivista Stiletto (non copiate o almeno linkate)

Un bell'uomo, con un bel completo e lo sguardo di uno con una certa creatività in movimento.
Anche se lo sappiamo tutte, ricordiamoci che ha creato per Yves Saint Laurent (Catherine Deneuve in "Belle du jour" era vestita YSL), Dior e Ungaro e che ha creato le scarpe per l'incoronazione di Elisabetta II.
Io questa cosa l'ho letta 100 volte, ma non mi sono mai messa a cercare le scarpe in questione:


coronation shoes for Elizabeth II - Roger Vivier


cover di un numero speciale di elle france - 1953


Stiamo parlando del 1953, mica di ieri!!!
Scarpe da regina. Vere scarpe da regina!
Nel 2009 Bruno Frisoni ha rieditato questo modello per ogni comune mortale dotata di carta di credito piena:

Bruno Frisoni per Roger Vivier 2009

Passando per un altro pezzo di storia: vi ricordate dell'abito Mondrian di YSL?

Cover di Elle France settembre 1965

Eccole lì le mie scarpe, comprate nel 2008 (42 anni dopo quella copertina).

Tornando alla rivista non si può non menzionare Ines de la Frassange visto che è ambasciatrice del marchio (che se significa avere tutte le scarpe, in tutti i modelli, e portarle in giro per il mondo, mi candido).
Ci sono due pagine dedicate al suo studio da Vivier, trasformato in una specie di atelier con modellini in legno, calchi in marmo, foto ed esemplari unici!


Ines Studio - fotografie fatte da lei


studio di Ines - foto sue


Ancora un paio di spunti prima di salutarvi.
Lo sapevate che questo tacco è del 1959??

Roger Vivier - Choc heels - 1959

Trovo che sia di una modernità e di una poesia unica...

Ultima foto e poi vi lascio andare (sembro la mia prof di filosofia che infilava sempre l'ultima cazzutissima domanda con questa cavolo di formulina):

foto di Mick Javet

Tutte a casa mia per favore!! Tutte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Come dicevo nel 2008, mentre si paga il primo paio, non si contempla l'opzione LA PROSSIMA VOLTA, ma piano piano si insinua nella testa la voglia di colore!
Per onore di cronaca è giusto precisare che le trovo comode adesso, dopo 4 anni... all'inizio sono durissime e avevo perfino paura di non riuscire a piegare il piede...
Ora sono perfette e le posso portare 12 ore filate senza svenire dal male!

Vi lascio davvero, ma con una piccola parte di me...

Io - 11 luglio 2009 - Roger Vivier

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16 commenti

  1. mi piace l'eleganza che traspare dall'abito appena alzato che discretamente mostra l'opera d'arte.

    Eri comunque perfetta.
    Complimenti

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  2. Oddio Vale!
    Ma tu lo sai che io voglio assolutamentissimamente sposarmi con un paio di RV ai piedi? Grazie per averci pensato anche tu!

    Ma di quante paia bisogna dotarsi per diventare ambasciatrice nel mondo? Perché presumo che una volta raggiunto lo status comincino a regalartele...

    L

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    1. Se devo essere sincera, inizialmente avevo pensato ad un banalissimo :) Louboutin.
      Poi, dopo un lunghissimo carteggio con l'assistenza clienti di Browns fashion (che ha una sezione spose molto interessante), ho dovuto cambare idea.
      Le Louboutin da sposa sono off white e io avevo bisogno di un vero bianco, un bianco senza paura e così ho avuto un lampo di genio!
      A Milano non avevano il mio numero e così me le hanno fatte arrivare da Parigi in circa 3 settimane... amore a prima vista!

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    2. Bellissima questa cosa di mandarle da Parigi.... Io non ho ancora cominciato la mia collezione anche se sono al primo posto nella mia wishlist di ballerine da possedere prima di morire (ricordi il tuo iper esaustivo post? ecco, avrei potuto scriverlo io) sono terribilmente indecisa sul colore perché un paio di Rogy è per sempre e non posso sbagliare.

      Ultimamente ho fatto indigestione di suole rosse, vere o finte che siano le vedo in ogni dove e soprattutto non mi capacito di come si possano scegliere certi modelli che neanche la sera sulla Provinciale..... Roger è nettamente più chic

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    3. Mentre facevo ricerche per questo post ho letto (ma non mi ricordo dove) che Vivier è l'Hermes delle scarpe e le Belle Vivier sono la Birkin!
      Quasi quasi mi viene da pensare che siano più una Kelly... ma in ogni caso si parla del punto più alto dello chic.

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    4. Beh chiunque l'abbia detto ha sicuramente ragione! Ma anche secondo me sono più una Kelly che una Birkin

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  3. il negozio RV a Parigi è da sogno !!!!!

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    1. è da troppo tempo che non vado a Parigi!

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    2. Ma sai che la prima volta in vita mia che le ho viste ho capito che sarebbero state le scarpe del mio eventuale matrimonio?
      E tutt'ora, a distanza d'anni, so che, se dovesse arrivare la fatidica proposta, sarà la prima cosa che comprerò.
      :)
      Paola

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  4. Per me le RV sono "Le SCARPE" in assoluto!
    Alzano il livello di qualsiasi outfit conferendogli quel tocco parigino, forse un po' snob ma tanto tanto chic. ;-)
    Ed è verissimo che creano dipendenza: dopo il primo paio che mi sono fatta regalare - la classica Belle de jour - ecco che ne vorrei un'altro questa volta magari con il tacco più alto.
    L'anno scorso sono stata alla presentazione del libro "La Parisienne" di Ines de la Fressange nel negozio di Milano e a vedere tutte quelle scarpe esposte a ventaglio e declinate nei colori della primavera estate, caspita, sono stata colta da una speciale sindrome di Stendhal da scarpa :-), soprattutto da quelle indossate da Ines: una ballerina in satin grigio perla con fibbia in swarovsky!
    Splendide.
    Chiara S.

    PS Vale in quella foto sembri veramente Ceneretola che scende le scale dopo il ballo!

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    1. L'esposizione a ventaglio di tutti i colori è una cosa meravigliosa!! Le ho toccate tutte! Ora , dopo il bianco e il nero, posso concerdermi una frivolezza rossa, verde acqua o bluette...
      Come è Ines da vicino? (scarpe a parte)

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  5. Una sposa elegantissima. Complimenti!
    isa

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  6. E per little V.....
    http://www.knowwear.co.uk/

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  7. Ines è l'essenza parigina, moderna, molto simpatica e disponibile.
    Mi sono messa in coda insieme alle "sciure" milanesi per farmi autografare la mia copia del libro e quando è stato il mio turno mi ha accolto con uno splendido sorriso e vicino alla firma e la dedica ha schizzato un piccolo disegno.
    Sarà magari una mia impressione ma, forse, l'aver sposato un italiano le ha conferito una certa solarità italiana anche nel modo di porsi.
    Insomma non mi ha delusa ed è diventata ancora di più una vera icona di stile e di classe proprio per la semplicità.
    Buona serata!
    Chiara S.

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